Web e Interviste

Inter, da Zhang a PIF: il web e il nuovo mondo tecnologico delle news [come nascono e si evolvono]


Prendiamo come spunto una notizia che ci consente di analizzare come la modernità della comunicazione e le nuove tecnologie possano dare risalto e una risonanza eccezionale a scoop presunti, soffiate e insider: esempio calzante e che si presta alla nostra analisi è quella che coinvolge una delle società di calcio con più tifosi in Italia e nel mondo (guarda caso), l’Inter, e due potenze economiche mondiali (anche se una in evidente crisi), ossia Suning e la famiglia cinese Zhang, e il fondo saudita che fa capo al principe Bin Salman, PIF. Ora, quello che ci interessa qui, non avendo noi alcuna informazione a riguardo, è il processo di sviluppo della notizia, non se questa possa o meno effettivamente essere accertata, verificata e ufficializzata da qui agli anni a venire.

Le notizie corrono a velocità stratosferiche con i nuovi supporti tecnologici, dai social, alle voci più o meno attendibili di quotidiani prettamente digitali [o pseudo-quotidiani], dalle piattaforme video e streaming, ai supporti mobile che consentono di diffondere e diffondere, costantemente, anche in movimento. Prendendo ad esempio proprio la notizia della cessione dell’Inter da Suning al fondo arabo, lanciata e cavalcata da moltissimi non addetti ai lavori, che proponendosi come insider del momento, sfruttano proprio l’universo tecnologico e del web per dare una risonanza che ha davvero dell’incredibile, specie per chi non ha ancora fatto proprio il potere del web e dei suoi canali odierni, cerchiamo di far luce su come una notizia (usiamo “notizia” perché proprio la potenza del web e dei social la rende simile a questa definizione, ma è chiaro che in mancanza di ufficialità, nella comunicazione, dovremmo piuttosto parlare di rumour, ed è questo il caso) nasce, si espande, si evolve, si spegne e muore. Non prima di aver causato un “rumore” talmente forte da poter essere cavalcato da tutti quelli che riescono ad approfittarne.

Il meccanismo è piuttosto semplice, se è vero che le nuove dinamiche web tendono a facilitare e rendere accessibili a tutti le loro risorse, basta prendere un’esigenza, una mancanza, un potenziale disagio del momento, trovare soluzioni anche minime e che solo per un attimo sono state anche nominate a potenziale soluzione del problema, studiare meccanismi e tecnicismi del settore per rendere più o meno credibile un collegamento, scovare potenziali risorse e pseudo-fonti che possono avere una certa velata parvenza di attendibilità. Il resto lo sviluppa il potere del web 3.0, la diffusione e la costanza del martellamento lo consentono le nuove tecnologie a portata di mano di tutti. E, ovviamente, tutto è facilitato ulteriormente dalla minima resistenza o scetticismo dei destinatari che, sia per ignoranza che per incoscienza, nonché per una voglia inconscia di avere il più velocemente possibile una soluzione al problema che li vede più o meno coinvolti, tendono a bersi tutto quello che passa il web. E il passaparola, evidentemente pane quotidiano dei socialnetwork, contribuisce a dar ulteriore voce alla notizia nata e costruita per mezzo della tecnologia.

Qui si innesca un meccanismo ancora più profondo, per il quale una notizia che corre veloce sul web diventa, anche per gli addetti ai lavori ed agli scettici, ma anche per coloro siano consapevoli dell’infondatezza di un dato rumour, tema da affrontare e di discussione. Questo è quello che stiamo facendo qui, in questo momento, con estrema sincerità, per cercare di dare uno strumento utile, ai posteri, per dare il giusto peso a quello che possono trovare sul web oggi.

La presunta notizia del passaggio di proprietà della società di calcio FC Internazionale Milano da Suning (Zhang) a PIF (Bin Salman) è stata lanciata proprio seguendo il percorso, più o meno ponderato e con pochi tratti di spontaneità, che abbiamo tracciato in precedenza, dove i supporti tecnologici sono sicuramente la materia prima, senza la quale tutto questo non avrebbe avuto vita.

Associamo il percorso tracciato in precedenza e affianchiamolo alla notizia della cessione dell’Inter a PIF. Così da avere le idee un po’ più chiare della potenza infinita del web, dei portali, dei social e delle nuove tecnologie soprattutto in ambito comunicativo.

Prendere un’esigenza, una mancanza, un potenziale disagio: La società di calcio Inter ha milioni di tifosi, quindi un grande seguito, inoltre è l’ultima vincitrice dello Scudetto in Italia. Quindi la base di potenziali ascoltatori è gigantesca. Trovato il soggetto, trovato il problema da affrontare: la pandemia ha portato tutto il mondo dello sport e del calcio in una crisi profonda, così anche società vincenti come l’Inter hanno dovuto abbassare le orecchie, pur avendo alle spalle una società potentissima economicamente fino a prima della pandemia. Crisi del calcio, crisi di Suning, politica cinese che si è chiusa in se stessa per ovviare alla pandemia bloccando investimenti esteri. Inoltre, in estate si sono verificati due eventi che hanno fomentato (spianando la strada agli autori della notizia in partenza) i destinatari (tifosi), cessioni dolorose a suon di milioni di calciatori rappresentativi e soldi che non sono entrati nelle casse della società e non sono stati reinvestiti sul patrimonio calciatori. Il malcontento e la crisi generano il bisogno in maniera automatica, nel frattempo, fondi di investimento americani, europei, arabi, si sono interessati alla crisi Inter e di Suning, proprio per interessi economici evidenti. PIF, fondo potentissimo a livello mondiale, non può non essere tra gli interessati a una società seguita da milioni di tifosi nel mondo, e per di più con l’intento di ripulire la propria immagine nel mondo occidentale entrando in qualcosa che culturalmente lega tanti appassionati, il calcio. Ma, dall’evidente e scontato interesse dei fondi mondiali, a passare a PIF vuole l’Inter, PIF prende l’Inter…è un attimo. Da questo momento, tutto è studiato a tavolino: si trovano giustificazioni e evidenti vantaggi per mantenere alta l’attenzione dei destinatari (esempi potrebbero essere la voglia dei sauditi di contrastare la potenza del Qatar, l’impossibilità di spendere dei proprietari cinesi…).

Si entra nella fase studiata: meccanismi e tecnicismi del settore diventano fondamentali per dare e darsi credibilità, magari usando termini che ai più sono sconosciuti, ad esempio quelli economici che spaziano tra debiti, prestiti, bilanci, investimenti, riunioni, assemblee, il tutto seguito anche da un alone di mistero “giustificato”. Presunte riunioni segrete, impossibilità di rivelare ulteriori approfondimenti, mani legate etc etc, che non fanno altro che alimentare la discussione sul web.

L’interesse cresce, come abbiamo detto poco sopra, il rumour, oltre a generare traffico verso chi lancia, cavalca e nomina la notizia, passa di voce in voce, che sia positiva o negativa poco importa, si diffonde a macchia d’olio: canali video e streaming aumentano a dismisura i propri follower, cosi come pagine e account social crescono vertiginosamente, alla fine, la notizia vera e propria non ha importanza, perché potrebbe o meno essere fondata, potrebbe rivelarsi al mondo o sparire del tutto, ma il suo percorso lo ha fatto. E le nuove tecnologie, la diffusione della comunicazione digitale e su web 3.0 hanno fatto il proprio dovere.

Quando leggete una notizia sul web, specialmente se ha preso piede sui canali social in primis, il nostro consiglio è quello di valutare con attenzione tutti i punti affrontati, per non dare magari risalto a qualcosa che può o meno essere vero, ma che talvolta potrebbe portare a facile populismo o addirittura risultare pericoloso. Il web è un attimo.



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