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The Suicide of Rachel Foster, recensione su Nintendo Switch


The Suicide of Rachel Foster è arrivato anche su console ibrida Nintendo Switch, consentendo ai giocatori e agli amanti dei thriller investigativi ricchi di suspance e drammi, nonché misteri celati e personaggi con disturbi psicologici di poter apprezzare il gioco anche in movimento e fuori casa. Detto ciò, il titolo del team italiano One-O-One Games ed edito da Daedalic Ent. dà il meglio di sé in ambienti oscuri e silenziosi, preferibilmente al chiuso, per poterne apprezzare l’audio coinvolgente, spossante, e a tratti terrificante, sicuramente immersivo a 360 gradi.

The Suicide of Rachel Foster è infatti un’intensa indagine in prima persona che poggia sulla storia della protagonista, sul rinvangare un passato celato nella memoria, sui tristi eventi che hanno sconvolto due famiglie, e che ha come location, come il sempre ottimo esempio Shining insegna, un hotel in rovina e abbandonato. In The Suicide of Rachel Foster malinconia e nostalgia si fondono in un’emozionante storia di fantasmi e misteri del passato che tornano in luce. Un’esperienza di gioco davvero coinvolgente con una narrazione a più livelli, un finale influenzato dalla scelta del giocatore e un audio bineurale che ci tiene con il fiato sospeso.

Liberamente ispirato a Shining per quanto concerne la location, in cui l’hotel labirintico ricco di corridoi scuri e misteriosi la fa sicuramente da padrone, The Suicide of Rachel Foster è anche un’esaltazione di un genere misto tra il thriller (psicologico con tratti horror) in prima persona e il giallo investigativo, una ricerca dei misteri nascosti dal passato che rievoca esperienze come quelle vissute in giochi come Gone Home, What Remains of Edith Finch, Everybody Gone to the Rapture (tolto l’elemento Sci-fi).

Ma anche il dramma e temi profondi e non di certo leggeri vengono affrontati in questo ben riuscito titolo di One-O-One Games. Questo thriller in prima persona unico e suggestivo racconta la storia di Nicole, una giovane donna guidata dall’ultimo desiderio di sua madre di scoprire il passato oscuro della sua famiglia. Mentre svela i segreti dietro il suicidio dell’adolescente Rachel, viene travolta dalla neve su una montagna solitaria ed esplora l’hotel di famiglia abbandonato. Sapendo che suo padre ha avuto un ruolo importante nella caduta di Rachel, Nicole si affida al supporto di un giovane agente della FEMA per scoprire la verità una volta per tutte.

La sedicenne Rachel, infatti, si è suicidata anni prima, apparentemente a causa della gravidanza e del suo rapporto con Leonard, studioso e padre di Nicole. La ragazza, amica della protagonista, ma non priva di gelosia nei suoi confronti, era la figlia del pastore Foster, e la storia d’amore tra Leonard e Rachel, nonché la precoce scomparsa di quest’ultima, hanno rovinato di netto due intere famiglie. Nicole, dopo anni, dopo la morte del padre e immediatamente dopo la morte della madre, decide di chiudere tutti i ponti con il passato e vendere l’hotel, triste location degli eventi. Qui, la protagonista si recherà nell’hotel di famiglia nel Montana per un’ultima valutazione prima della vendita, ma una violenta tormenta la bloccherà, volente o nolente, a ripercorrere il proprio passato e a risolvere gli enigmi della morte di Rachel con l’aiuto di Irving.

The Suicide of Rachel Foster ci immerge completamente in un’esperienza thriller e drammatica, nei dialoghi con il nostro unico interlocutore Irving, percorreremo ambienti ben ideati all’interno del labirintico hotel, con la costante sensazione di ansia e oppressione, sentimenti ben accompagnati da una narrazione convincente, da un design artistico di buon livello e da suoni e musiche avvolgenti. La ricerca di Nicole, la voglia di mettere da parte il passato e portare alla luce la realtà dei misfatti, non escluderà alcuni colpi di scena. Siamo al cospetto di un thriller in prima persona che sfocia nel dramma familiare, con un ottimo doppiaggio che corrobora ulteriormente un’esperienza di gioco che possiamo definire a tutti gli effetti indovinata e assolutamente da provare.

The Suicide of Rachel Foster - review Nintendo Switch

Final Thoughts

The Suicide of Rachel Foster è un thriller in prima persona che sfocia nel dramma familiare, con musiche e suoni ambientali coinvolgenti, un ottimo doppiaggio che corrobora ulteriormente un'esperienza di gioco che possiamo definire a tutti gli effetti indovinata e assolutamente da provare.

Overall Score 80% VALUTAZIONE
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