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Sniper Elite 4 – Recensione PS4


Davanti a Sniper Elite 4 ci si pone con speranza e molta attenzione, con una recensione che intende affondare le grinfie su quanti miglioramenti e su quanto di buono si è fatto in questo ultimo capitolo della serie, ambientato in Italia al fianco degli alleati, contro i Nazi- Fascisti e in piena Seconda Guerra Mondiale.

Stealth, Sparatutto, Cecchinaggio e Devastazione invaghiti di scelte strategiche e con parecchia violenza. Con mappe talvolta immense, con tanti obiettivi e territori da conquistare. Violenza e devastazione, dicevamo, tanta…ma chi se ne frega tanto sono Nazisti e Fascisti, che hanno perpetrato ogni sorta di abominio sull’uomo, che finiscono sotto una tempesta di proiettili, o, più semplicemente e magnificamente, vittime di un colpo preciso e ben assestato. Poco importa se la cruenta scena in X-Ray – che si ripete tutte le volte che colpisci con il tuo fucile da cecchino un organo specifico del corpo del tuo nemico – di organi, cervelli, testicoli, fegato, polmoni, occhi e ossa che si spappolano, dona un tocco ulteriore di violenza a quella che, per antonomasia, è stata la guerra più assurda e crudele di sempre. E’ proprio quello che piace e che ben riesce a Rebellion in questo quarto capitolo di Sniper Elite.

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Un titolo, Sniper Elite 4, dove si trova tutto quello che ci piace scovare in un gioco stealth e sparatutto (prima o terza persona, a seconda dei casi e delle armi equipaggiate) con ambientazione bellica. Partiamo da quello che, sicuramente, un gioco del genere deve rispettare: la precisione dei colpi, l’attendibilità degli spari, delle esplosioni, la IA dei nemici, la varietà di armi e di equipaggiamento, le diverse modalità di completamento delle varie missioni e, se resta tempo, anche un po’ di storia e di grafica che non guastano mai. Bene, andiamoci con ordine, in questa recensione di Sniper Elite 4 vi vogliamo parlare di tutto quello che troverete. Abbiamo giocato, parecchie ore, al titolo di Rebellion, su PlayStation 4, divertendoci molto nel completare le campagne, talvolta completando obiettivi principali e secondari, ottenendo pertanto i più alti gradi militirari e armi migliorate.

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Le mappe sono, in almeno la metà delle missioni, molto grandi e variegate, tempestate di obiettivi primari e secondari e ovviamente di nemici da crivellare. Il gameplay è molto fluido e rispetta in tutto e per tutto le movenze del nostro protagonista, sia in terza persona che in prima persona, così come, in quest’ultimo caso, ottima è la risposta del fucile da cecchino, ottime le performance, con la possibilità di rendere ancora più reale il tutto alzando il livello di gioco (ben 5 livelli). Il fucile da cecchino è quello che dà maggiori soddisfazioni, perché quando riesci nell’intento di eliminare con un sol colpo il tuo obiettivo, da distanza siderale, o con un proiettile in testa o nel cuore (o in tante altre parti), oppure colpendo in pieno un camion o altri infiammibili causando esplosioni e morti a catena, il senso di pienezza giunge alle stelle.


Le animazioni, parliamo qui della violentissima scena che, diversa per ogni organo colpito o modalità di uccisione, viene esaltata dall’X-Ray: c’è poco da dire, sono scene fantastiche e amplificano ulteriormente il senso di pienezza di cui parlavamo sopra. Ci è piaciuta la risposta delle varie armi alle sollecitazioni con il GamePad, risposta immediata ed efficiente, che completa il quadro di esperienza e gameplay rendendolo dinamico e sempre avvincente. Quasi mai monotono, anche per le tante strategie che possono essere adottate di volta in volta, le tante armi a disposizione e i tanti modi di uccidere i nemici.

Le ambientazioni: se per le mappe Rebellion merita sicuramente un voto altissimo, almeno un voto alto va dato anche per la scelta e la selezione degli ambienti e dei paesaggi, perfettamente conformi alla scelta del contesto storico e geografico iniziale, si passa infatti dal mare al bosco, dal giorno alla notte, da un paesino al porto, da una vera e propria giungla a ponti e aeroporti, e la grafica è sempre ben costruita intorno al nostro cecchino e al contesto spazio temporale di quell’epoca. Anche se ogni tanto qualche texture sembra essere stata messa lì a caso, i casi in cui questo avviene sono talmente rari da non farci neanche tanta attenzione.

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La grafica applicata al contesto stealth e sparatutto, con la prima persona e la terza persona a pareggiare per precisione e cura delle parti, è sicuramente perfettibile, ma ottima nel complesso, e il senso di essere davvero immersi nell’Italia della Seconda Guerra Mondiale è sempre vivo e determinante. Ci siamo infatti calati anche nella storia, perché tante sono le cose da scoprire, tanti i misteri, molti i segreti militari da coprire o da smascherare, e tanti gli ufficiali nazisti da eliminare e da sfruttare a proprio vantaggio (degli alleati e dell’esercito USA ovviamente). Quindi tratti di spionaggio e azione con scontri a fuoco all’ultimo sangue completano un contesto che, a parere nostro, è ben congeniato e progettato, ben costruito e con tanti, tanti, tanti spunti di divertimento puro e crudo. Ma sicuramente non ci sentiamo di consigliarlo a chi non è forte di cuore o non ama troppo vedere sangue e violenza: qui si raggiungono, sotto tutti i punti di vista, livelli molto elevati di adrenalina.


SNIPER ELITE 4 - Review PS4

SVILUPPATORI 80%
STORIA 80%
GRAFICA 78%
GIOCABILITA' 84%
DURATA 84%
PERSONAGGI 77%
Final Thoughts

Stealth, Sparatutto, Cecchinaggio e Devastazione invaghiti di scelte strategiche e con parecchia violenza. Con mappe talvolta immense, con tanti obiettivi e territori da conquistare.

Overall Score 80% Valutazione
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85


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