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SEO, Penguin e Panda, novità: Google rassicura i webmaster e gli admin di siti


SEO, Penguin e Panda, e altri algoritmi, non farebbero particolari eccezioni, ossia non avrebbero in seno alcuna WhiteList, una lista di siti o network che verrebbero ‘saltati’ dai pesanti algoritmi sulla qualità lanciati da Google negli ultimi anni.

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SEO, Google conferma quindi che Penguin e Panda – rassicurando pertanto i tanti webmaster che potevano chiedersi se fosse o meno possibile – e tantissimi altri algoritmi adoperati dal motore di ricerca più famoso al mondo per l’indicizzazione e posizionamento dei contenuti non adopererebbero alcuna eccezione, togliendo pertanto quell’alone di incertezza sulla presenza o meno di una sorta di whitelist.

Secondo quanto affermato di recente da uno degli esperti e facenti parte dell’entourage di Google, l’analista di trend, specializzato in Google Zurich, John Mueller, su specifica richiesta durante un Hangout su Google +, non esisterebbero eccezioni di alcuna sorta per tantissimi algoritmi Google, ivi compresi Penguin e Panda. Quindi, non vi sarebbero figli e figliastri che, per i propri contenuti non sottostarebbero alle rigide regole di Penguin, Panda et alii. Era stato travisato in precedenza, dunque, un vecchio messaggio del massimo esperto dell’entourage SEO di Google, Matt Cutts che aveva parlato di “liste di eccezioni” per taluni algoritmi.

Durante l’hangout interessantissimo in cui Mueller ha chiarito la vicenda delle presunte Whitelist, l’analista Google ha spiegato che esisterebbero alcuni algoritmi che opererebbero esclusivamente in maniera pressoché manuale e che potrebbero, quindi, essere considerati alla stessa stregua di una whitelist, ossia di eccezioni. In realtà, infatti, Mueller fa l’esempio di Google Safe Search, specificatamente per quei siti che posseggono e pubblicano continuamente contenuti che non dovrebbero essere consultati liberamente da tutti, ossia quelli a sfondo erotico-sessuale: questi siti infatti potrebbero pubblicare qualche contenuto che sarebbe avulso dal solito contenuto da ‘safe search’, ecco perché dovrebbe ottenere un controllo particolare. Una sorta di eccezione, una whitelist, ma non di algoritmo, ma manuale.

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Sarebbero pertanto rassicurati i tanti professionisti, admin di siti internet nel mondo e webmaster che operano seguendo (e subendo talvolta) le rigide regole degli algoritmi principe di Google, Penda e Penguin, visto che non esisterebbe alcuna lista di eccezioni, nessun sito preso a parte e valutato non seguento le regole dell’algoritmo più misterioso del mondo.

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Per chi volesse vedere il video del filmato di Mueller, hangout andato in streaming ieri su Google +, può visionarlo in basso, in lingua originale.

 

FONTE: SearchEngineLand



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