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Star Citizen: Una vita spaziale a lunga attesa


È ormai noto a molti il progetto ambizioso lanciato da Chris Roberts nel quale si propone di creare un
simulatore completo di vita ambientato nello spazio, Star Citizen. Il progetto, avviato tramite crowdfunding ormai da un po’ di anni, è ancora in alto mare (o sarebbe meglio dire sperduto nel nulla cosmico).

Recentemente qualcosa si è smosso e l’uscita della tanto attesa 3.0 ha riportato un po’ in vita quella che era la missione principale del gioco: far esplorare l’universo ai singoli giocatori. Infatti con questo nuovo aggiornamento i giocatori possono esplorare il nuovo sistema solare appena introdotto alla ricerca di satelliti sperduti, di basi ormai abbandonate su qualche luna dei pianeti e, perché no, di qualche nuovo jump point che permette di viaggiare comodamente da un punto all’altro dell’universo in maniera rapida (proprio come i salti nell’iperspazio di Star Wars).


 

Il gioco è ancora in fase Alpha e ovviamente non mancano i cali di frame dovuti a un netcode non efficiente e a server stracolmi. La situazione è un po’ diversa per chiunque voglia giocare una partita di Arena Commander o di Star Marine (le modalità FPS con la propria navicella e quella standard). Qui si ha un buon frame rate che permette a chiunque abbia una buona connessione di giocare liberamente quasi senza intoppi. Questa rimane una magra consolazione, senza contare che ci sono giochi (es. Battlefront II, COD WWII, ecc.) che hanno un comparto migliore per quanto riguarda queste modalità.

Molti giocatori si chiedono quando il gioco verrà ottimizzato e sperano in qualche modo che il risultato finale sia molto migliore di quello attuale. A tutt’oggi ancora non si vede la fine di questo progetto che, oltre alle modalità online sopracitate, comprende anche la versione single player di Squadron 42 che amplia ancora di più il lavoro della squadra di Chris facendo ritardare i tempi e in alcuni casi posticipare la data d’uscita di un aggiornamento come nel caso della 3.0.

Nonostante tutti questi difetti, va ricordato che il gioco già allo stato attuale fornisce un’ampia possibilità di azioni da poter compiere e tante ore di gioco nelle quali si può commerciare, assaltare convogli e compiere delle piccole missioni che permettono di guadagnare quelli che poi saranno i soldi ufficiali del gioco.

Per iniziare la vostra avventura dovrete iscrivervi sul sito ufficiale e comprare uno dei pacchetti con cifre non sempre accessibili a tutti. Inoltre per far girare il gioco come si deve bisogna avere un ottimo PC da gaming.

Le caratteristiche minime consigliate infatti sono:

– Windows 7 a 64 bit o superiore;
– DirectX 11 con scheda grafica con 2 GB dedicati (meglio se avete 4 GB);
– una CPU quad core (non specificato il modello minimo);
– RAM da 16 GB;
– un SSD sul quale installare il gioco (fortemente raccomandato per diminuire i tempi di caricamento
sia prima di iniziare il gioco che nel gioco stesso).

Ovviamente queste caratteristiche valgono allo stato attuale del gioco. Lo stesso Chris ha assicurato più volte i fan del gioco dicendo che una volta ottimizzato potrà reggere anche su PC non proprio performanti. Sarà veramente così? Verremo tutti risucchiati da questo “simulatore di vita spaziale”? Non ci resta che attendere pazientemente il lavoro dei tecnici della Robert Space Industries.

See you in the ‘verse’!



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